Off-topic: i libri che ho comprato per Natale

Niente di speciale. Vivere lo zen
Charlotte Joko Beck

Leggendo queste pagine ci ritroviamo in un centro zen, durante un fine settimana di pratica, alle prese con i problemi e le difficoltà della meditazione, mobilitati dallo sforzo di migliorarci e di ignorare quei tremendi crampi alle caviglie; eppure siamo nella vita, ben immersi nella sua realtà: il lavoro, la carriera, i figli, l’amore. Vivere lo zen, secondo l’autrice, non è niente di speciale: solo la vita così com’è, senza più i sogni e le fantasie con i quali cerchiamo ininterrottamente di rimandare l’incontro con il qui, l’ora, il questo. Vogliamo proteggerci dalla realtà, ma la fuga dall’esperienza presente, dall’ordinarietà della vita, ci impedisce di vivere davvero e ci imprigiona in una trappola di frustrazioni. Non si può pretendere che il mondo, un libro, o qualunque altra cosa si adatti a noi perfettamente e sia come lo vogliamo. La vita è così com’è, il lavoro è così com’è, il mondo è così com’è, e forse, se sappiamo accettarlo così com’è, ci sveglieremo al suo significato. Se il primo libro di Charlotte Joko Beck, Zen quotidiano, ha portato le intuizioni dello zen nella vita ordinaria, questo volume amplia e approfondisce il suo insegnamento, che si è rivelato così efficace non solo per capire meglio lo zen in Occidente, ma anche per trasformare la propria vita.

 

12 regole per la vita
Un antidoto al caos
Peterson Jordan B.

Quali sono le cose fondamentali da sapere? Il famoso psicologo clinico Jordan Peterson ha influenzato la comprensione moderna della personalità e adesso è diventato uno dei più noti pensatori con le sue lezioni su argomenti che spaziano dalla Bibbia alle relazioni d’amore alla mitologia, attirando decine di milioni di spettatori. Il suo messaggio chiaro e rinforzante sul valore della responsabilità individuale e l’antica saggezza ha fatto vibrare il mondo intero. Nel libro propone dodici principi pratici profondi su come vivere una vita ricca di senso. Attingendo a vividi esempi dalla sua pratica clinica e dalla vita privata, oltre che a lezioni dai miti e dalle storie più antiche dell’umanità, “12 regole per la vita” offre un antidoto al caos dell’esistenza: verità eterne applicate a problemi moderni.

 

21 lezioni per il XXI secolo
Yuval Noah Harari

In un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, la lucidità è potere. La censura non opera bloccando il flusso di informazioni, ma inondando le persone di disinformazione e distrazioni. “21 lezioni per il XXI secolo” si fa largo in queste acque torbide e affronta alcune delle questioni più urgenti dell’agenda globale contemporanea. Perché la democrazia liberale è in crisi? Dio è tornato? Sta per scoppiare una nuova guerra mondiale? Che cosa significa l’ascesa di Donald Trump? Che cosa si può fare per contrastare l’epidemia di notizie false? Quali civiltà domineranno il pianeta: l’Occidente, la Cina, l’islam? L’Europa deve tenere le porte aperte ai migranti? Il nazionalismo può risolvere i problemi causati dalla disuguaglianza e dai cambiamenti climatici? In che modo potremo difenderci dal terrorismo? Che cosa dobbiamo insegnare ai nostri figli? Miliardi di noi possono a stento permettersi il lusso di approfondire queste domande, perché siamo pressati da ben altre urgenze: lavorare, prenderci cura dei figli o dare assistenza ai genitori anziani. Purtroppo la storia non fa sconti. Se il futuro dell’umanità viene deciso in vostra assenza, poiché siete troppo occupati a dar da mangiare e a vestire i vostri figli, voi e loro ne subirete comunque le conseguenze. Certo è parecchio ingiusto; ma chi ha mai detto che la storia è giusta? Un libro non può dare alla gente né cibo né vestiti, ma può fare e offrire un po’ di chiarezza, contribuendo ad appianare le differenze nel gioco globale. Se questo libro servirà ad aggiungere al dibattito sul futuro della nostra specie anche solo un ristretto gruppo di persone, allora avrà raggiunto il suo scopo.

 

Ultimo viene il Leader
Perchè alcuni team sono coesi e altri no
Simon Sinek

Immaginate un mondo in cui ci si alza col desiderio di andare a lavorare, ci si sente circondati dalla fiducia e dalla stima dei colleghi e si torna a casa appagati. Il libro è dedicato ai leader impegnati a creare questo mondo. Questo libro, il seguito naturale di “Partire dal perché”, estende le idee dell’autore al livello organizzativo. La domanda sottesa è la seguente: Come coinvolgere i collaboratori nel proprio perché? Come ispirare fiducia e impegno verso l’azienda e verso i colleghi? Sinek trova la risposta alla mensa dei marines: qui gli ufficiali mangiano per ultimi, dopo i soldati. E quello che in mensa è un gesto simbolico, in battaglia diventa un fatto essenziale: i leader sono pronti a sacrificare i propri vantaggi per il bene di chi è affidato alle loro decisioni e alle loro cure. Questo patto permette di mettersi in gioco nella certezza che gli altri, se necessario, faranno lo stesso per loro e crea un “cerchio di sicurezza”, che mette al riparo il team rispetto a tutte le sfide esterne e li fa assumere maggiori rischi, seguendo un bisogno fondamentale della nostra specie. Con esempi reali affascinanti, tratti dall’ambito industriale a quello militare, dalla politica alle banche, Sinek dimostra come le imprese che adottano una mentalità che punta sul supporto del singolo e coltivano la fiducia e la cooperazione hanno dipendenti motivati ad assumersi maggiori rischi, perché sanno che i colleghi e l’azienda sono pronti a coprire loro le spalle.

 

Il capo e la folla
Emilio Gentile

“Conoscere l’arte di impressionare l’immaginazione delle folle, vuol dire conoscere l’arte di governarle”. Così scriveva nel 1895 Gustave Le Bon nel suo celebre libro “Psicologia delle folle”. Emilio Gentile rievoca le principali esperienze di partecipazione delle folle alla politica dall’antichità all’età contemporanea, per concludere con esempi di capi straordinari, che hanno governato con le folle per distruggere o per salvare la democrazia. Da Napoleone Bonaparte a Napoleone III, incontrando poi Franklin D. Roosevelt, Churchill, de Gaulle e Kennedy, il lettore avrà modo di riflettere sull’attuale tendenza a trasformare il “governo del popolo, dal popolo, per il popolo” in una democrazia recitativa, dove la politica diventa l’arte di governo di un capo, che in nome del popolo muta i cittadini in una folla apatica, beota o servile. Attraverso la storia raccontata da Gentile, il lettore può forse trarre l’impulso a preservare la dignità della propria coscienza critica, evitando di essere assorbito nella folla sottomessa al capo in una democrazia recitativa.

 

Essere Zen
Portare la meditazione alla vita
Bayda Ezra

Secondo Ezra Bayda, i nostri problemi emotivi e fisici non sono ostacoli lungo il sentiero, ma il sentiero stesso. Quindi possiamo utilizzare tutto ciò che la vita ci porta per rafforzare la pratica quotidiana, compresa la nostra confusione. Dobbiamo semplicemente essere disposti a stare con le nostre esperienze, piacevoli o dolorose, ad aprirci alla realtà della nostra vita senza cercare di sistemare o di cambiare nulla. Ma per farlo è necessario affrontare le nostre paure e convinzioni più radicate, uscire dal bozzolo che ci protegge, lasciare questo surrogato di vita che ci siamo costruiti. Più cresce in noi questo atteggiamento di accettazione, più saremo liberi dalle paure, le delusioni, le autocritiche che ci paralizzano.

 

Sono un ottimista globale
Conversazione con Massimo Franco
Bill Gates

Ottimista globale, utopista impaziente, riluttante imperatore contemporaneo – per censo e per influenza -, Bill Gates dedica ormai da anni le sue risorse, economiche e intellettuali, a cercare di risolvere i problemi del mondo. Il padre di Microsoft Corporation si racconta in questa conversazione con Massimo Franco, ripercorrendo le tappe significative della sua vita e tratteggiando la sua filosofia di intellettuale organico della globalizazzione. Gates è il figlio naturale di quella Silicon Valley estesa fino a Seattle, vera costola della nostra modernità e della ricchezza americana: una realtà che ostenta una posa minimalista ma che è in grado di forgiare lo stile di vita, i modelli di lavoro e il modo di pensare di miliardi di persone. Durante la lunga intervista Bill Gates non smette mai di dondolarsi sulla sedia in velluto del Four Seasons di Parigi: è il suo modo personalissimo di concentrarsi, da quando era bambino. E con la sua voce nasale, quasi metallica, analizza le sfide dirimenti dei prossimi anni: dalle migrazioni alle crisi finanziarie, dalle guerre alle grandi emergenze umanitarie. Delinea le ragioni profonde delle sue numerose imprese, come la creazione della Bill & Melinda Gates Foundation e poi del Global Fund, una rete di miliardari mossi dalla determinazione a migliorare le sorti delle zone più svantaggiate del pianeta. Con le loro generose e a volte anche controverse iniziative vantano di aver salvato venti milioni di vite in quindici anni, scongiurando centinaia di migliaia di nuove infezioni e coinvolgendo governi e istituzioni sovranazionali. “Sono un ottimista globale” tocca questioni di assoluta rilevanza. Affronta problemi ineludibili. Interpreta i segni della contemporaneità e tenta di delineare le sfide strategiche dell’Occidente attraverso le riflessioni di uno dei personaggi più influenti del nostro tempo: un visionario dell’era digitale e un fuoriclasse del software che, con sforzi anche economici straordinari, sta provando a riprogrammare il destino del mondo.

 

The Million-Dollar, One-Person Business
Elaine Pofeldt

The rise of one-million-dollar, one-person businesses in the past five years is the biggest trend in employment today, offering the widest range of people the most ways to earn a living while having the lifestyles they want. In The Million-Dollar, One-Person Business, Elaine Pofeldt outlines the pathways to joining this entrepreneurial movement, synthesizing advice from hundreds of business owners who’ve done it. She explains how to identify, launch, grow, and reinvent the business, showing how a single individual can generate $1 million in revenue–something only larger small companies have done in the past. Both inspirational and practical, this book will appeal to all who seek a great worklife and a great lifestyle.

 

Together is Better: A Little Book of Inspiration
Simon Sinek

Most of us live our lives by accident – we live as it happens. Fulfilment comes when we live our lives on purpose.
‘What are you going to do with your life? What are you doing with your life now?’
‘Do you have goals? A vision? A clear sense of why you do what you do?’
Almost everyone knows someone who has grappled with at least one of these questions. The answers can often seem elusive or uncertain.
Though there are many paths to follow into the unknown future, there is one way that dramatically increases the chances we will enjoy the journey. To travel with someone we trust.

We can try to build a successful career or a happy life alone, but why would we?

Together is better.

This unique and delightful little book makes the point that together is better in a quite unexpected way. Simon Sinek, bestselling author of Start With Why and Leaders Eat Last, blends the wisdom he has gathered from around the world with a heartwarming, richly illustrated original fable.
Working hard for something we don’t care about is called stress. Working hard for something we love is called passion.

Pavia, 14 dicembre 2018.

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