Il Ministero della Salute, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, mette a disposizione una raccolta di modelli di schede di dati di sicurezza (SDS) di sostanze, scelte principalmente fra quelle classificate ufficialmente dall’Unione Europea e contenute nell’Allegato VI al Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP), come utile supporto a tutti gli attori che hanno l’obbligo, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACh), di trasmettere al destinatario della sostanza una SDS a norma dell’Allegato II del citato Regolamento.
Contesto generale
La SDS è richiesta dal Regolamento REACh come indispensabile strumento di comunicazione lungo tutta la catena di approvvigionamento, dal produttore o importatore del prodotto fino all’utilizzatore a valle. La circolazione delle informazioni lungo la catena di approvvigionamento è finalizzata a migliorare la gestione dei rischi e l’osservanza della normativa europea in vigore. Le prescrizioni relative alle SDS sono contenute nell’articolo 31 del Regolamento mentre l’Allegato II reca la guida per la redazione della SDS. Il Regolamento (CE) n.453/2010 ha modificato l’Allegato II del Regolamento REACh al fine di adeguarlo ai criteri di classificazione previsti dal Regolamento CLP e alle norme relative alle SDS del GHS (Globally Harmonised System of Classification and Labelling of Chemicals).
Le attività di controllo condotte a livello nazionale dalle Autorità competenti hanno evidenziato carenze nelle informazioni contenute nelle SDS e difformità dai requisiti richiesti dalla normativa. Tali carenze sono state confermate dai risultati dei REACh enforcement project condotti da ECHA e in particolare dal secondo REF-2, pubblicato nel settembre del 2013, dal quale risulta che nelle n. 1181 aziende ispezionate, il 52 % delle SDS è risultato non conforme rispetto ai requisiti imposti dal Regolamento REACh.
Di conseguenza, il Ministero della Salute ha affidato al Centro Nazionale Sostanze Chimiche dell’Istituto Superiore di Sanità il compito di predisporre questa raccolta di modelli di SDS di sostanze con lo scopo di fornire delle Linee guida ed esempi per uniformare le SDS, garantirne la qualità e costituire un punto di riferimento per l’attività di vigilanza. Queste SDS non sono documenti validi legalmente ma rappresentano modelli da utilizzare, modificare e integrare da parte di tutti coloro cui spetta l’obbligo di garantire la comunicazione dei pericoli attraverso le SDS, adattandole alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità.
Fonte: modellisds.iss.it.
Pavia, 12 giugno 2019.