Non necessariamente. La caratterizzazione del rischio da eseguire nell’ambito di una CSA dipende dal profilo di pericolosità della sostanza. Essa deve tener conto di tutti i tipi di pericolo, non solo quelli che possono comportare una classificazione (punti 0.5 e 6 dell’allegato I, regolamento REACH).
In primo luogo, occorre prendere in considerazione ogni pericolo fisico, per la salute e per l’ambiente che sia stato identificato, anche nel caso in cui non sia richiesta una classificazione. A tal fine è necessario, fra l’altro, raccogliere i valori delle concentrazioni prevedibili prive di effetti, i livelli derivati senza effetto o i livelli derivati con effetti minimi (PNEC, DNEL o DMEL), se opportuno.
Occorre prendere in considerazione anche i dati pertinenti circa la scala temporale, i comparti ambientali, le popolazioni umane, gli effetti sulla salute e le vie d’esposizione.
Il DNEL per irritazione/corrosione può essere derivato solo se sono disponibili informazioni dose/risposta. Quindi per gli endpoint come l’irritazione degli occhi, dove non è possibile ottenere un valore DNEL, è necessario un approccio qualitativo alla valutazione e al controllo di tali rischi. Ciò potrebbe verificarsi quando il pH ha determinato la classificazione o quando sono disponibili solo dati QSAR.
Per informazioni relative a tale approccio si rimanda al capitolo R.8 (parte E) e al capitolo R.10 della Guida alle prescrizioni in materia di informazione e alla valutazione della sicurezza chimica (Link).
Nel caso in cui non ci siano altri pericoli, è sufficiente descrivere negli scenari d’esposizione le misure che garantiscono di eliminare o gestire i rischi per gli occhi. Nell’eventualità in cui siano individuati altri pericoli, la valutazione dovrebbe tenerne conto.
La valutazione dell’esposizione e la conseguente caratterizzazione del rischio dovrebbero riguardare tutti i passaggi del ciclo di vita della sostanza a partire dalla fabbricazione e tutti gli usi identificati.
La guida pratica “How to undertake a qualitative human health assessment and document it in a chemical safety report” (Come effettuare una valutazione qualitativa della salute umana e documentarla in una relazione sulla sicurezza chimica) è un documento utile quando si affronta la valutazione qualitativa per la salute umana.
Suggerimento: l’uso di Chesar può aiutare a determinare l’ambito di applicazione della valutazione dell’esposizione e il tipo di caratterizzazione del rischio richiesta. Per ulteriori informazioni consultare la parte 1, sezione 6, del manuale degli utenti di Chesar («Chesar User Manual»).
Fonte: ECHA Q&A 0832
Pavia, 16 novembre 2018.