Le aziende possono inviare informazioni sulle sostanze estremamente preoccupanti (sostanze SVHC) nei propri articoli alla banca dati SCIP dell’ECHA. L’obiettivo è rendere più sicuro il riciclo dei prodotti e migliorare le informazioni sulle sostanze chimiche pericolose.
Il database SCIP è stato lanciato lo scorso 28 novembre e le aziende possono presentare dati sulle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) nei loro articoli. La Direttiva quadro sui rifiuti impone alle aziende di presentare i propri dati a partire dal 5 gennaio 2021. I consumatori e gli operatori nell’ambito del trattamento dei rifiuti potranno accedere e utilizzare i dati a partire da febbraio 2021.
“Abbiamo bisogno di sapere di più sulle sostanze chimiche pericolose nei prodotti, in modo che possano essere riciclati in sicurezza. Questo è fondamentale per una migliore economia circolare ed è essenziale per far funzionare il Green Deal dell’UE. Una maggiore conoscenza protegge i lavoratori, i cittadini e l’ambiente, aiuta i consumatori a fare scelte più sicure e incoraggia l’industria a sostituire le sostanze chimiche pericolose con altre più sicure. Chiediamo all’industria di iniziare a inviarci i dati ora e siamo pronti a sostenerli “, ha affermato Bjorn Hansen, direttore esecutivo dell’ECHA.
Il database è stato sviluppato in stretta collaborazione con le parti interessate e un gruppo di utenti IT dedicato, composto da oltre 60 membri. Sulla base dei feedback del settore, il database include meccanismi che semplificano il lavoro per le aziende. Ad esempio, una funzione di invio system-to-system aiuta le aziende a inviare notifiche in modo automatico e consente loro di lavorare insieme, in modo che possano inviare notifiche facendo riferimento a dati che sono già stati inviati.
Per assistenza, le aziende possono consultare il materiale pubblicato sul sito web dell’ECHA o contattare l’helpdesk dell’ECHA. Il 19 novembre si terrà un webinar su SCIP, inclusa una demo degli strumenti e delle nuove funzionalità.
Pavia, 30 ottobre 2020.
