L’attenzione dell’ECHA e degli Stati membri si concentra sulle sostanze più preoccupanti. Attualmente si stanno generando o valutando nuovi dati su 750 sostanze. Le sostanze sono sempre più raggruppate in base alla somiglianza strutturale.
L’ECHA ha pubblicato la relazione annuale che descrive i progressi compiuti nell’attuazione dell’SVHC roadmap. Per diversi anni, gli Stati membri e l’ECHA hanno esaminato attentamente le sostanze che destano preoccupazione esaminando sistematicamente le informazioni disponibili nei dossier di registrazione REACH e in altre banche dati. Oggi il focus di questo screening si è spostato verso l’osservazione di gruppi di sostanze con proprietà pericolose simili.
Questo approccio migliorerà la coerenza dell’azione normativa su sostanze simili e contribuirà ad evitare una deplorevole sostituzione di sostanze estremamente preoccupanti (SVHC). Inoltre questo metodo di valutazione consentirà anche di prendere decisioni consapevoli su un numero più elevato di sostanze in un periodo di tempo più breve rispetto alla valutazione di una singola sostanza per volta.
Il controllo di conformità e i processi di valutazione delle sostanze generano ulteriori informazioni sulle sostanze e si concentrano principalmente sulle classi di pericolo più importanti al fine di proteggere la salute dell’uomo e l’ambiente; fra queste troviamo la cancerogenicità, la mutagenicità, tossicità riproduttiva e le proprietà endocrine e
PBT.
Attualmente si stanno generando o valutando nuovi dati per 750 sostanze. La relazione rilasciata da ECHA fornisce ulteriori dettagli sul numero e sul tipo di sostanze alle quali le autorità stanno lavorando per chiarire la loro priorità per l’ulteriore generazione di informazioni e per ulteriori azioni regolatorie. I dati generati consentiranno alle
autorità di confermare o smentire le preoccupazioni individuate e di avviare la gestione del rischio a livello normativo, laddove necessario. Il report di ECHA offre anche una panoramica della situazione attuale nella classificazione armonizzata, delle diverse fasi del processo di autorizzazione e delle restrizioni.
Il report contiene anche un’analisi dello status normativo di tutte le sostanze SVHC attualmente note. Le sostanze SVHC sono sostanze persistenti (o molto persistenti), bioaccumulabili (o molto bioaccumulabili) e tossiche (PBT / vPvB), interferenti endocrini (ED) e/o cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR). ECHA conclude che tutte queste sostanze sono state o sono in fase di esame e sono state presentate ai pertinenti processi normativi di gestione del rischio, quali l’inclusione nell’elenco di sostanze candidate, l’autorizzazione, la restrizione e la classificazione e l’etichettatura armonizzate. In alternativa, le preoccupazioni relative a una sostanza hanno o sono state trattate in base ad altre legislazioni dell’UE. Inoltre, per alcune sostanze, non sono richieste al momento ulteriori azioni normative per la gestione del rischio.
L’ECHA, insieme agli Stati membri e alla Commissione europea, si concentrerà ora su tutte le restanti sostanze che sono state registrate al di sopra delle 100 tonnellate all’anno e mirerà a chiarire se queste siano o meno SVHC. Questo lavoro verrà svolto incorporando i processi REACH e CLP nella Strategia di regolamentazione integrata,
continuando il lavoro iniziato con l’SVHC roadmap.
Ultriori informazioni: ECHA