Il Consiglio ha adottato oggi conclusioni sulle sostanze chimiche che forniscono orientamenti politici sullo sviluppo di una strategia dell’Unione per una politica sostenibile in materia di sostanze chimiche. Le conclusioni affrontano in particolare i temi di REACH, degli interferenti endocrini, dei nanomateriali e dei prodotti farmaceutici.
Nelle conclusioni il Consiglio sottolinea la necessità di proteggere la salute umana e l’ambiente attraverso la corretta gestione delle sostanze chimiche. Mette in rilievo anche la necessità di migliorare e integrare la valutazione dei rischi chimici e la gestione delle sostanze chimiche in tutta la normativa dell’UE per aumentare la coerenza e l’efficacia della legislazione dell’UE in materia di sostanze chimiche.
Le conclusioni evidenziano la necessità di sviluppare un meccanismo pertinente per coordinare la protezione dei gruppi vulnerabili, ad esempio i bambini e le donne in gravidanza e allattamento. Tale meccanismo dovrebbe includere l’introduzione negli atti legislativi dell’UE di requisiti coerenti sulla gestione dei rischi in relazione alle sostanze potenzialmente pericolose, comprese le neurotossine e gli interferenti endocrini.
I ministri invitano a promuovere la chimica verde e sostenibile e le alternative non chimiche e a stimolare la ricerca e modelli imprenditoriali basati sui servizi a tale riguardo.
Il Consiglio sottolinea la necessità di sostenere le piccole e medie imprese nei loro sforzi per sostituire le sostanze potenzialmente pericolose e pone l’accento sul diritto all’informazione al fine di consentire ai consumatori di compiere scelte informate.
Il Consiglio sostiene anche lo sviluppo e l’attuazione di un sistema di allarme rapido a livello dell’UE per individuare i nuovi rischi chimici emergenti, in modo da poter intervenire adeguatamente per proteggere la salute umana e l’ambiente.
Il Consiglio esorta la Commissione a sviluppare, senza ulteriori indugi, una strategia dell’Unione per un ambiente non tossico, che proponga chiari obiettivi per una politica globale e sostenibile a lungo termine dell’UE in materia di sostanze chimiche. Invita la Commissione a includere nella proposta relativa all’ottavo programma di azione per l’ambiente impegni volti ad attuare le misure di follow-up della strategia dell’Unione per un ambiente non tossico e ad affrontare le sfide future connesse alle sostanze chimiche. Sottolinea anche la necessità di garantire all’Agenzia europea per le sostanze chimiche un finanziamento e un’assegnazione di risorse sostenibili e ne chiede il coinvolgimento in altri ambiti legislativi.
Le conclusioni trattano anche le tematiche seguenti:
- Prodotti farmaceutici: il Consiglio sottolinea l’importanza di accelerare le misure concrete e ambiziose volte a ridurre il rischio per l’ambiente posto dai prodotti farmaceutici e dai loro residui
- REACH: il Consiglio invita la Commissione e l’ECHA a sviluppare entro il dicembre 2019 un piano d’azione sulla conformità dei fascicoli per il REACH. Evidenzia inoltre l’importanza di migliorare le procedure di autorizzazione e restrizione REACH
- Nanomateriali: il Consiglio chiede alla Commissione di ampliare il mandato dell’ECHA per la raccolta e la messa a disposizione dei dati di ricerca così da includere la caratterizzazione, la pericolosità e la potenziale esposizione delle nanoforme di sostanze che finora non erano registrate nel quadro di REACH in quanto il relativo tonnellaggio annuale è inferiore alla soglia di una tonnellata per anno, nonché di chiedere periodicamente all’ECHA di valutare le prestazioni e l’impatto dell’Osservatorio dell’UE per i nanomateriali istituito nel 2017
- Interferenti endocrini: il Consiglio esorta la Commissione a garantire un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente riducendo al minimo l’esposizione agli interferenti endocrini e incentivando la sostituzione con sostanze chimiche più sicure, nella misura in cui ciò sia fattibile tecnicamente e praticamente, e la invita altresì a presentare senza indebito ritardo un piano d’azione contenente misure chiare e concrete e corredato di un calendario ambizioso per tali interventi.
Fonte: www.consilium.europa.eu.
Pavia, 26 giugno 2019.