Il governo di Theresa May ha presentato il Libro Bianco per le future relazioni fra Regno Unito e Unione europea; il documento riporta in 12 punti i principi negoziali della Brexit. L’intenzione del Regno Unito è di stringere un “accordo di associazione” con l’Unione europea basato su un’area di libero scambio delle merci e un accordo doganale che risolva la questione del confine irlandese.
Nel Libro Bianco il Regno Unito esprime il desiderio di rimanere un membro associato di ECHA, contribuendo attivamente ai costi e perdendo il diritto di voto. Nel documento si afferma che “la permanenza (in ECHA) garantirà alle aziende un meccanismo di approvazione unico per accedere ai mercati sia dell’UE che del Regno Unito“. In pratica si vuole garantire alle aziende inglesi la possibilità di registrazione REACH e di utilizzo delle registrazioni esistenti, evitando l’introduzione di Only Representative.
L’intenzione proposta dal governo di Theresa May, se accettata dall’Unione europea in fase di negoziato, rappresenterebbe un buon punto per le aziende inglesi che non vedrebbero vanificato tutto il lavoro svolto in questi anni. Tuttavia, il Regno Unito, perdendo il diritto di voto, non avrebbe più alcun potere politico in tema gestione delle sostanze chimiche e il suo ruolo si limiterebbe a quello di spettatore.
Per quanto interessa più strettamente alle aziende, il governo britannico propone che tutte le autorizzazioni e le registrazioni REACH completate prima della fine del periodo di attuazione continuino a essere riconosciute come valide sia nel Regno Unito che nell’Unione europea.
Pavia, 13 luglio 2018.